L’Istituzione dei Servizi sociali, culturali ed educativi nasce, in primo luogo, con la finalità di riportare ad unità gestionale i processi che caratterizzano il sistema locale dei servizi sociali.
L’Istituzione è un organismo strumentale dell'Unione, privo di personalità giuridica, ma con autonomia gestionale ed operativa e con una maggiore flessibilità organizzativa e funzionale rispetto agli enti pubblici. Non ha costi aggiuntivi rispetto all'Unione. I suoi organi sono, infatti, costituiti da amministratori e dipendenti dell'Unione assegnati all'Istituzione che quindi, a tal fine, si avvarrà delle dotazioni e delle strutture dell'Unione stessa, senza ulteriori e maggiori oneri.
La scelta di creare l’Istituzione risponde esclusivamente ad una maggiore flessibilità operativa. In capo all'Unione rimangono infatti la definizione degli indirizzi e delle finalità, l'approvazione degli atti fondamentali, la vigilanza.
Proprio per questo motivo (di semplificazione organizzativa e procedurale) si è scelto di ampliare il raggio di azione dell'Istituzione alle tre grandi aree previste dalla legge: sociale, educativo e culturale.
In questo modo queste tre aree, invece di trovare accoglimento dentro la struttura organizzativa dell'Unione, sono accolte nella più snella struttura organizzativa dell'Istituzione quale organismo strumentale funzionalmente dipendente dall'Unione medesima.
Una volta creata la struttura, si è passati all'assetto della nuova organizzazione, basata più sui processi di gestione che sulle prestazioni erogabili, orientata ad interagire in modo flessibile con le richieste dei cittadini.
L'obiettivo che ci si è posti è stato insomma quello di avere aree omogenee in grado di offrire lo stesso servizio su tutto il territorio e guidate da un responsabile che potrà e dovrà specializzarsi in un profilo predefinito.
Le aree sono:
Definisce, in linea con la normativa regionale, le politiche relative alle esigenze abitative: i contributo per l'affitto, il protocollo per la gestione degli sfratti, l'edilizia residenziale pubblica, dalla gestione dei bandi sino alla assegnazione degli appartamenti.
Gestisce i servizi rivolti ai cittadini più fragili: la Casa residenza anziani di Castiglione, il Centro diurno di Vergato, il Servizio di assistenza domiciliare, le Dimissioni protette (l'assistenza domiciliare rivolta alle persone dimesse dagli ospedali che abbiano bisogno di particolare supporto a casa)
L'area include inoltre il Servizio di Coordinamento degli Sportelli Sociali del Distretto dell'Appennino Bolognese.
Promuove le politiche volte alla valorizzazione del territorio tramite rassegne culturali, artistiche, musicali. Supporta e affianca tutte le iniziative pubbliche e private che si pongano l'obiettivo di migliorare l'offerta
L’Ufficio di Piano garantisce la funzione di supporto al Comitato di Distretto e al Direttore di Distretto, per lo svolgimento delle funzioni di programmazione, regolazione e committenza nell’ambito dei servizi sociali, sanitari e socio-sanitari territoriali.